GIUBILEO 25, UN CAMMINO DI SPERANZA NELLA FEDE, NELLA STORIA, NELL’ARTE,NELL’AZIONE SOCIALE

Immaginate un uomo, Luca, un pellegrino dei nostri giorni. Non porta un bastone di legno, né veste un saio, ma nel cuore ha un desiderio profondo: trovare speranza nel suo cammino di fede. Ha perso il lavoro, ha affrontato difficoltà familiari, e sente il peso di un mondo che corre senza aspettarlo. Decide di partire, di raggiungere Roma per attraversare la Porta Santa e riscoprire il senso del Giubileo. Mentre cammina tra le strade d’Italia, incontra storie che si intrecciano con la sua. Un’anziana signora gli racconta di quando, nel Giubileo del 1950, suo padre tornò dalla guerra e trovò conforto nella fede. Un giovane artista condivide con lui come la bellezza delle chiese giubilari abbia ispirato la sua arte. Un volontario gli mostra come il Giubileo non sia solo celebrazione, ma anche aiuto concreto per chi soffre. Arrivato a Roma, Luca attraversa la Porta Santa con un misto di emozione e speranza. Quel gesto antico, ma sempre nuovo, gli ricorda che la storia della fede è un cammino continuo, che lega passato e presente, arte e azione sociale, sofferenza e rinascita. Il Giubileo è questo: un invito a camminare, a cercare, a costruire speranza. Non è solo un evento della Chiesa, ma un’opportunità per ciascuno di noi di riscoprire la bellezza della fede, il valore della storia, la forza dell’arte e la necessità di un impegno concreto nel mondo. E allora, come Luca, possiamo chiederci: qual è il nostro cammino? Dove vogliamo portare speranza? Perché il Giubileo non è solo una meta, ma un nuovo inizio. La speranza è ciò che ci spinge a guardare avanti, a credere che il domani possa essere migliore. È un filo invisibile che lega ogni pellegrino, ogni credente, ogni uomo e donna di buona volontà. Il Giubileo ci ricorda che, anche nei momenti più bui, la luce della speranza può illuminare il nostro cammino, illuminare l’abisso e il cammino dell’umanità tutta. E quella luce siamo chiamati a portarla nel mondo, con le nostre azioni, con la nostra fede, con il nostro impegno quotidiano. Perché, alla fine, ogni porta che attraversiamo non è solo un passaggio, ma una scelta: quella di credere che il meglio deve ancora venire.

Intervento al convegno Potenza 13 marzo 202

Matteo Altavilla Presidente Nazionale Centro Turistico Acli